Desilare, miscelare, distribuire. Nutrire le mandrie è un esercizio composto da più operazioni quotidiane che necessitano tutte di attrezzature efficienti. I carri trinciamiscelatori semoventi sono in tal senso quelli tecnologicamente più evoluti, permettendo di svolgere ogni operazione senza ricorrere al supporto dei trattori che restano di conseguenza liberi per far fronte ad altre attività.
Due sono però i fattori chiave che un buon carro trinciamiscelatore semovente deve possedere per proporsi in termini di elevata efficienza in quanto al profilo prestazionale degli organi desilanti e miscelanti deve abbinare la capacità di muoversi agevolmente anche in spazi ristretti o in presenza di fondi aziendali sconnessi e irregolari. Proprio tali sono quelle che Kuhn ha sintetizzato nei propri trinciamiscelatori semoventi serie “Spw Power Ph5”, cabinati, e nei nuovi “Aura”, a guida autonoma, mezzi che saranno distribuiti inizialmente in Francia nel 2024, giungendo negli altri Paesi nel 2025.
Gli “Spw Power Ph5” si offrono con volumi da 18, 19, 21 e 22 metri cubi a seconda del modello rientrando però sempre e comunque in quei tre metri di altezza che permettono di accedere anche nelle stalle caratterizzate da ingressi poco generosi, connotazione comune anche ai carri serie “Aura” avulsi da operatori alla guida che hanno sancito l’ingresso della Casa di Saverne nel Mondo della guida autonoma applicata alla zootecnia.
Entrambe le soluzioni, puntano a soddisfare la tendenza del comparto all’aumento del numero dei capi, obiettivo che porta le scelte dei tecnici di settore verso miscelatori di grandi capacità. Basti pensare a tale proposito che con un solo passaggio gli “Spw Power Ph5” possono alimentare mandrie che vanno da un minimo di 90 capi sino a un massimo di 165, mentre gli “Aura” si spingono sino a 280 lattifere cui si aggiungono le giovenche. Ciò grazie alla loro capacità di operare in continuo, aspetto che ha condizionato anche le differenze nelle motorizzazioni delle due tipologie di macchine. Gli “Spw Power Ph5” devono infatti sopportare carichi di lavoro a tratti intensi, motivo per il quale sono stati equipaggiati con motori stage V a quattro cilindri da 167 cavalli di cui 120 allocati alla fresa.
Trinciamiscelatori semoventi Kuhn: bassa potenza, bassi consumi
Al contrario, gli “Aura” non patiscono di picchi prestazionali, potendo spalmare il lavoro su tempi molto più lunghi. Un aspetto che ha permesso di equipaggiarli con motori sempre stage V ma da soli 57 cavalli, decisamente parchi quanto a consumi orari di carburante, stimati questi da un minimo di tre litri e otto a un massimo di quattro litri e due a seconda delle attività svolte. Circa il cassone di miscelazione, i nuovi semoventi cabinati sono stati progettati sulla base della gamma “Spv”, anch’essa semovente, assumendone la medesima geometria con il serbatoio di miscelazione posto fra i due assi e dotato di due coclee verticali. La distribuzione alle mandrie viene eseguita tramite un nastro retrattile che permette di contenere la larghezza “fuori tutto” entro un ingombro stradale pari a due metri e 55 metri.
In optional il nastro inclinabile in alto
Dettaglio utile agli allevatori che dispongono di mangiatoie sopraelevate, i modelli di trinciamiscelatori semoventi Kuhn “Spw Power Ph5” possono ricevere come optional un nastro inclinabile verso l’alto. La possibilità di effettuare ricariche frequenti del cassone permette invece agli “Aura” di utilizzare un serbatoio di miscelazione da soli tre metri cubi in cui operano comunque due coclee verticali. Tale scelta è giustificata dalla minore potenza richiesta rispetto a una sola coclea di diametro maggiore. Alla riduzione dei consumi concorre anche il modulo di caricamento integrato che si caratterizza per la flessibilità offerta agli allevatori, gestendo tutte le funzioni di caricamento, pesatura, miscelazione, distribuzione, riavvicinamento delle razioni e di rendicontazione delle attività svolte. L’estrattore a fresa risulta infine particolarmente versatile, potendo caricare tutti i tipi di insilati e di fibre, come fieno, paglia o erba.
Agilità e manovrabilità al top
Che siano cabinati con operatore o a guida autonoma, i carri trinciamiscelatori devono comunque garantire la massima manovrabilità all’interno delle stalle. Per quanto riguarda gli “Spw Power Ph5”, allestiti con cabine “VisioSpace” con vista panoramica a 360 gradi, la loro agilità è garantita dalle quattro ruote sterzanti che offrono un raggio di svolta di sette metri e mezzo. Il motore, posizionato nella parte anteriore, carica inoltre il 62 per cento del peso sul primo asse, a garanzia di una eccellente motricità anche sui terreni accidentati, potendo muovere in tutta sicurezza su strada sino a 25 chilometri orari.
Gli “Aura” sono nati invece per calcolare autonomamente il percorso più breve tra mangiatoia e silos, ove i componenti aggiuntivi della razione vengono caricati da coclee periferiche con le quali i carri comunicano via wi-fi tramite i moduli integrati “External Control”.
Ogni attività viene programmata e caricata dall’allevatore nel software di gestione dell’alimentazione “Librafeed”. Questo contiene l’elenco preciso delle quantità di ciascun componente, i punti di distribuzione e il numero di distribuzioni giornaliere. Due le modalità di guida. All’esterno degli edifici gli “Aura” sono gestiti tramite “Gps-Rtk” abbinato a sistemi di odometria, tecnica che stima la posizione di un veicolo grazie a sensori che misurano lo spazio percorso. All’interno degli edifici, invece, subentra la tecnologia di telerilevamento “Lidar” che assicura spostamenti precisi al centimetro.
Titolo: Trinciamiscelatori semoventi Kuhn, con operatore o senza
Autore: Redazione